Campione Riciclaggio Materiali inerti - Valle Ufita - Flumeri - Avellino
 

"Si tratta in pratica di un'attività tendente ad utilizzare tutti i materiali derivanti da scavi, rifacimenti, restauri, costruzioni, demolizioni e così via al fine di poter produrre pietre, pietrame, ferro e altri materiali minori che potranno essere riutilizzati.."

 
 

GESTIONE DEI RIFIUTI
L'art. 184 del Decreto Legislativo 152 classifica i rifiuti in base alle loro caratteristiche, definendo precisi gruppi di appartenenza: secondo l’origine (rifiuti urbani e rifiuti speciali!) e secondo la pericolosità (rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi). 

 
   
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SANZIONI
Divieto di abbandono
Il Decreto 152 all'art. 192 sancisce categoricamente che l'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati.
È vietata, inoltre, l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. Chiunque viola i divieti è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento del rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agii accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dal soggetti i preposti ai controllo, il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessario ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.

Attività di gestione non autorizzata
Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione dei rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione iscrizione o comunicazione è punito:
a) con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con ammenda da duemilaseicento a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi;
b) con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti pericolosi.


Violazione degli obblighi di comunicazione (MUD)
I soggetti che non effettuino la comunicazione al Catasto ovvero la effettuino in modo incompleto o inesatto sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro; se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza  del termine stabilito, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro.     

Violazione degli obblighi della tenuta dei registri di carico e scarico
Chiunque omette di tenere ovvero tiene in modo incompleto il registro di carico e scarico è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro a quindicimilacinquecento euro. Se il registro è relativo a rifiuti pericolosi si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da quindicimilacinquecento euro a novantatremila euro, nonché la sanzione amministrativa accessoria deità sospensione da un mese a un anno dalla carica rivestita dai soggetto responsabile dell'Infrazione e dalla carica di amministratore.
Nel caso di imprese che occupino un numero di unità lavorative inferiore ai 15 dipendenti, le misure minime e massime sono ridotte rispettivamente da millequaranta euro a seimilacinquecento euro per i rifiuti non pericolosi e da duemilasettanta euro a dodici millequattrocento euro per i rifiuti pericolosi. Il numero di unità lavorative è calcolato con riferimento al numero di dipendenti occupati mediamente a tempo pieno durante un anno, mentre i lavoratori a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di unità lavorative annue; ai predetti fini vanno da prendere in considerazione è quello all'ultimo esercizio contabile approvato, precedente il momento di accertamento dell'infrazione.

Violazione degli obblighi della tenuta dei formulari
Chiunque effettua il trasporto di rifiuti senza li formulario ovvero indica  nei formulario stesso dati incompleti o inesatti è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da milleseicento euro a novemilatrecento euro. Si applica la pena di cui all’art. 483 de! codice penale nei caso di trasporto di rifiuti pericolosi. Se le Indicazioni sono formalmente incomplete o inesatte ne I formulari di identificazione dei rifiuti trasportati consentono di ricostruire le informazioni dovute, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da duecentosessanta euro a millecinquecentocinquanta euro.
Traffico illecito di rifiuti (art. 259-260). Chiunque effettua una spedizione di rifiuti costituente traffico illecito ai sensi dell'articolo 2 dei regolamento (CEE) 1° febbraio 1993, n. 259, è punito con la pena dell'ammenda da millecinquecentocinquanta euro a ventiseimila euro e con l'arresto fino a due anni.
La pena è aumentata In caso di spedizione di rifiuti pericolosi. Alla sentenza di condanna, o a quella emessa ai sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale, per i reati relativi al traffico lecito di cui ai comma 1° al trasporto illecito di cui agli artt. 25 e 258, comma 4, consegue obbligatoriamente la confisca dei mezzo di trasporto.
Chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, cede,  riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti è punito con la reclusione da uno a sei anni. Se si tratta di rifiuti ad alta radioattività si applica la pena della reclusione da tre a otto anni. Alla condanna conseguono le pene accessorie di cui agli articoli 28, 30, 32-bìs e 32-ter del codice penale, con la limitazione di cui all'articolo 33 del medesimo codice. Il giudice, con la sentenza di condanna o con quella emessa ai sensi dell'art 444 del codice di procedura penale, ordina il ripristino dello stato dell'ambiente e può subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena all'eliminazione del danno o del pericolo per l'ambiente.

 
 
 
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